Una Teknopunkintervista con Marcho Gronge – Parte Seconda

“White paper Louis” (Marcho Gronge)


(continua)

Luigi: “Cosa ascolti solitamente? Cosa canti sotto la doccia? I Gronge fanno parte di una scena o hanno fatto parte di una scena in passato?”

Marcho: “Canto sequenze di autori italioti da Claudio Villa a Rino Gaetano non canto mai in inglese e nemmeno in cinese ma più spesso ancora invento canzoni dai ritornelli ciechi che affondano radici come fossero rami e dai rami penzolo come l’impiegato per fare altalena..nessuna scena mai potrebbe essere un giustevole titolo né per scelta né per volere altrui continuo ad oscillare nel macrocosmo.”

Luigi: “Mi colpisce molto la quasi totale assenza di informazioni sui Gronge in rete. Ho appena scoperto che esiste un gruppo su facebook, ho letto che il nome deriva da una parola del dialetto romanesco. Cosa significa Gronge? Puoi raccontarmi qualcosa degli inizi dei Gronge?”

Marcho: “Poche notizie buone notizie e forse anche questo è sintomatico del mio/nostro surfare tra i fluttuosi convenevoli epocali. Mai di qua mai di là perché forse nessuno dei due darebbe troppo affidamento. GRONGE storia mai finita di un pugno di abitanti della subway est from rome che in una manciata di anni concepiscono un disco incredibile FASE DI RIGETTO che in nuce esprimeva già il nucleo delle future gesta e prendeva origine nome nomen da un espressione slang romana che stava a indicare la situazione in cui il pugile è in difesa passiva cioè incassa pugni e sembra finito ma è sempre in grado di sferrare il colpo della disperazione. La nostra voglia ci ha fatto partire per la penisola e molto oltre per sconfinare nell’Europa disunita con imprese al limite della leggenda.

Luigi: “Com’era Roma nel 1985 e com’è oggi? È migliorata o peggiorata? “

Marcho: “Com’era Roma e com’è oggi
Chiedimi se sono felice
Chiedimi se sono ottimista
Chiedimi se avrei mai immaginato un film in stop motion nel quale rivedere frame di una Roma immobile ma vivace piena di contraddizioni ed una lenta pachidermica dove regna l’imitazione di ciò che è stata. Meglio e peggio sono 2 fratelli orfani in balia dei flussi e riflussi gastrici. Ti fa avvelenare ma continui ad amarla. Meglio è peggio perché crea paesaggi illusori dove esistono mondi perfetti come la pubblicità dei panettoni.”

Luigi: “Leggo anche che sei coinvolto in numerosi altri progetti musicali paralleli. Consigliami qualcosa da ascoltare, sempre che poi io riesca a reperirne copie.”

Marcho: “UNA GUERRA DI SOLDATINI a 4 mani con il mitico leggiadro Enrico Cerrato alias PETROLIO su bandcamp. LA SOGLIA DELL’ATTENZIONE a 4 mani col fantasioso fumogeno Francesco Redig De campos su sputifay in preparazione un disco con LUCA GIUOCO ultimo compagno di merende.”

Luigi: “Oltre alla musica ed alla fotografia ti interessi anche di pittura. Trovo i tuoi disegni incredibili. Non mi meraviglierei di trovarli un giorno esposti in un grande museo. Che spazio hanno oggi i quadri nella tua vita ed in città?”

Marcho: “DISEGNI BRUTTINI DIPINTI MOSAICI  e fotografie minimal exloitation sono il motore ai carboni attivi della mia ricerca che non conosce freni né tempi di realizzazione moto continuo sussultorio che accompagna la mia esistenza da un trentennio E PROBABILMENTE Lo faranno finché non mi fredderó. La mia città non è in grado di valutare ed apprezzare ma forse è solo colpa della mia velocità di spostamento che impedisce al cecchino della notorietà di inquadrarmi a sufficienza per piazzarmi una pallottola blindata nel cervello e porre fine a questa esistenza di invenzioni idee e progetti che alla fine stancano chi non ce l’ha ma fanno danni pure a me adagiandomi finalmente nei salottino buoni a recitare la parte di me stesso.”

La prima parte dell’intervista la trovate qui. For the first part of the English version click here, for the second here.

“Una Guerra di Soldatini” is here.

For more Gronge visit his bandcamp page.